29 gennaio 2014

Un' avventura sorprendente

Erano molti giorni che non vedevo Serena, cosi ho deciso di andare a trovarla, mi sono recata a casa sua, ho suonato il campanello e quando è venuta ad aprirmi l' ho vista un po' meravigliata, mi ha dice che non si aspettava la mia visita ed al momento la ritiene un po' inopportuna, le ho rispondo che se disturbo posso ritornare un' altra volta, mi sorride e dice: "non farci caso ma è un periodo che mi sento un po' nervosa, ma penso che tutto sommato la tua visita può ridarmi il buonumore", cosi mi fa entrare, mi offre un buon caffè e mentre lo stiamo bevendo mi dice: "mi stavo preparando per un evento speciale al quale, se sei d' accordo, potresti partecipare anche tu ma solo come spettatrice", so benissimo quali sono i suoi eventi speciali, e pure eccitata accetto immediatamente.
Finito di bere il caffè mi chiede di spogliarmi, euforica e curiosa, mi spoglio completamente rimanendo nuda davanti a lei in attesa di ulteriori ordini, "adesso ti devo rendere inoffensiva" e cosi dicendo prende un paio di manette e mi ammanetta le mani dietro la schiena e non può mancare un paio di leg irons alle caviglie, poi sorreggendomi per un braccio mi accompagna nel seminterrato, apre una delle sue celle ed appena entrate rimango esterrefatta, tre uomini, bendati ed imbavagliati con le braccia e le gambe allargate incatenate ad una parete, la sola visione di quei bellissimi corpi nudi mi mette addosso un' eccitazione incredibile e prima che possa riprendermi dall' emozione Serena mi trascina verso la parete opposta e raccolto da terra un collare di ferro collegato ad una catena, lo chiude sul mio collo: "questo è il tuo posto, potrai solo stare a guardare senza avere la possibilità di poterti avvicinare" ed aveva ragione, la catena che pendeva dal mio collare era fissata con un lucchetto ad un anello sulla parete la cui lunghezza permetteva di arrivare alla metà della cella, fatto questo se ne è tornata di sopra.
La situazione era estremamente eccitante, quei corpi nudi e immobilizzati ad una parete, io incatenata sull' altra senza avere la possibilità di avvicinarmi e con le mani legate dietro la schiena non riuscivo neanche ad accarezzarmi, stavo impazzendo, ho iniziato ad agitarmi in modo ossessivo cercando di avvicinarmi il più possibile a quei meravigliosi corpi nudi, ma la catena mi teneva a debita distanza, poi in un attimo di rilassamento noto una cosa che mi ha fatto sobbalzare, il lucchetto che blocca la catena del mio collare non era chiuso, molto probabilmente, Serena, presa dall' eccitazione del momento si era dimenticata di chiuderlo ed adesso io ho la possibilità di liberarmi ed avvicinarmi a quei meravigliosi corpi nudi.
Sono eccitatissima, con estrema cautela libero la catena e mi avvino al primo uomo, lo vorrei accarezzare per provare quell' immenso piacere che si prova quando si accarezza la pelle nuda, ma le mie mani sono ben legate dietro la schiena, una voglia irrefrenabile scaturisce dal mio corpo, non riesco a resistere oltre ed immediatamente prendo in bocca il grosso cazzo che mi trovo davanti e prendo a succhiarlo con estrema voracità, il mio scononosciuto prigioniero non riesce a resistere a lungo ed in pochi attimi riversa nella mia bocca tutto il suo squisito nettare e dopo averlo ingoiato tutto passo al secondo e poi al terzo, li succhio con estremo vigore ed ingordigia ingoiando tutto ogni volta con molto gusto.
L' eccitazione che avevo quando sono entrata in quella cella non mi è ancora passata, al contrario sono maggiormente eccitata, cosi senza pensarci su due volte, mi inginocchio nuovamente davanti al primo e riprendo a succhiarlo, bastano poche leccate ben fatte che ritorna più vigoroso di prima, ma questa volta voglio godermelo intensamente, cosi dando fondo a tutta la mia passione lo succhio passionalmente fino in fondo, stessa cosa faccio con gli altri due.
Ho appena ingoiato tutto il nettare del terzo uomo che Serena entra, si accorge subito di cosa è successo è va su tutte le furie, raccoglie con rabbia la catena del mio collare e la strattona cosi forte da farmi rotolare per terra poi mi è sale sopra e piena di rabbia, gridando parole incomprensibili, mi da dei sonori ceffoni, non contenta mi trascina verso il muro e  blocca con il lucchetto la catena al muro, sento distintamente il click della serratura, poi dopo aver liberato i tre uomini esce con loro sbattendo con forza la porta, nel silenzio sento distintamente ancora, la serratura scattare, questa volta l' ho fatta grossa, con la mia voglia irrefrenabile ho sconvolto i piani della mia amica ed adesso sono sicura che me la farà pagare a caro prezzo, come ho provato a muovermi mi sono accorgo immediatamente che la catena che mi tiene legata al muro è cortissima da non riuscire a stare in piedi, provo a mettermi in una posizione comoda ma era quasi impossibile, spero che la rabbia nei miei confronti le passi presto, ma è solo un lontano desiderio, infatti mi ha tenuta legata per tutto il week end ed è stata una fatica immane.
La punizione me la meritavo tutta e nonostante tutte le sofferenze in questa meravigliosa avventura ho goduto molto ed intensamente e se in futuro mi ricapitasse l' occasione non esiterei a chiedere di rifarla ancora............... spero vivamente che Serena mi perdoni, mi dispiacerebbe troppo perdere un' amica come lei......................



emozionatissima