10 ottobre 2012

Nel bosco dietro casa




Abitare in campagna, anche saltuariamente, può avere i suoi vantaggi, potersi immergere nella natura lontano da occhi indiscreti per me è il massimo che si possa desiderare, la nostra casa si trova al centro di un grande prato circondato per tre lati da una grande siepe e da un lato un grande bosco, le altre case sono molto distanti per cui è impossibile essere spiati e questo mi da la possibilità di fare cose nella massima naturalezza e riservatezza.
Un fine settimana mi trovavo sola in casa con un grande desiderio, fare un po' di self bondage, ma volevo qualcosa di diverso dalla solita routine, che mi eccitasse ed al tempo stesso mi facesse fremere per la situazione che si sarebbe creata, guardando in direzione del bosco mi è venuta un' idea un po' insolita, ho prelevato da frizer una bottiglietta piena di ghiaccio che precedentemente avevo congelato al cui interno c' era una chiave per le manette legata con una cordicella, ne tengo sempre una a disposizione casomai mi venisse improvvisamente la voglia  di usarla come questa volta, un paio di manette e mi sono incamminata all' interno del bosco, ho percorso alcune stradine fino a ritrovarmi in mezzo ad una piccola radura in mezzo agli alberi, mi sono guardata intorno ed ho constatato che era il luogo perfetto per fare ciò che avevo in mente.
Con del nastro adesivo che mi ero portata ho fissato la bottiglietta con dentro la chiave al fusto di un alberello, stando attenta che il sole non la colpisse direttamente con i suoi raggi perché avrebbe fatto sciogliere il ghiaccio troppo velocemente, mentre io volevo che la chiave restasse all' interno della bottiglietta più a lungo possibile, poi ho steso la cordicella che usciva dal collo fino all' albero più vicino al quale mi sono appoggiata con le spalle e dopo averlo abbracciato con le mani dietro la schiena mi ci sono ammanettata, un brivido ha attraversato il mio corpo, una sensazione bellissima, prigioniera in mezzo agli alberi, circondata da una pace ed una tranquillità incredibile, facendo scorrere la schiena sul fusto dell' albero mi sono seduta e nell' immobilità mi sono immersa in tutti quei piccoli suoni provenienti dal bosco, il canto degli uccelli, le foglie mosse dal vento e quei piccoli rumori quasi impercettibili che fanno i piccoli animali quando si muovevano nel sottobosco.
Mi ero legata a quell' albero già da un po' di tempo e stavo osservando uno scoiattolo che entrava ed usciva dalla sua tana in un albero vicino  quando ho udito un rumore diverso che non apparteneva all' ambiente circostante, due persone si stavano avvicinando, ho imprecato dentro di me, avevo trovato un luogo di pace per fare il mio gioco preferito ed adesso non solo venivo interrotta ma rischiavo soprattutto di essere scoperta e questo non mi piaceva, i passi si avvicinavano sempre di più ed io non avevo nessun modo per nascondermi, poi improvvisamente due persone, un uomo ed una donna con dei cestini in mano sono apparsi improvvisamente davanti.
Appena mi hanno visto hanno subito capito che ero legata, la donna immaginando chissà quale scenario ha abbracciato il suo compagno piena di paura certa di trovarsi in mezzo ad un rapimento o qualcosa di simile, il suo compagno ha notato subito la bottiglia e la cordicella ed ha immediatamente capito quello che stavo facendo, ha cercato di spiegargli che non c' era nessun pericolo, che non mi avevano rapita e che stavo solo giocando, nonostante la spiegazione non riusciva a calmarla era in preda ad una agitazione incredibile, tremava ed insisteva affinché mi liberasse immediatamente, dopo averla fatta sedere a poca distanza da mi si è avvicinato e mi ha chiesto in modo garbato se avevo bisogno di aiuto, se volevo essere liberata o essere lasciata in pace.
Ormai con la loro presenza avevano interrotto l' incantesimo, mi avevano tolto tutta la fantasia ed ero talmente innervosita che tanto valeva che il mio stato di prigioniera finisse immediatamente cosi ho acconsentito che mi liberasse, ha staccato la bottiglia dall' albero  e scaldandola con le mani ha accelerato lo scioglimento del ghiaccio e recuperata la chiave ha aperto le manette sotto lo sguardo incredulo della compagna.
Arrabbiata per l' intromissione dei due e soprattutto per essere stata scoperta ho raccolto la bottiglietta, ho messo le manette in tasca ho salutato abbozzando un sorriso e lo confesso, rossa in volto come un bambino sorpreso a rubare la marmellata me ne sono andata lasciando che i due continuassero la loro passeggiata nel bosco.
Nel percorso di ritorno verso casa mi sono domandata più volte chi fossero e cosa stessero facendo nel bosco ma soprattutto quello che avevano visto ed avevano fatto lo avrebbero raccontato?