25 febbraio 2024

Una bruttissima avventura

Alcuni anni fa ho dovuto interrompere la pubblicazione su mio blog a causa di una brutta avventura, molti seguaci mi hanno chiesto perché avessi interrotto, ma io non avevo il coraggio di spiegare cosa fosse successo, cosi ho fatto trascorrere un po' di tempo ed adesso che la storia è passata nel dimenticatoio la posso raccontare.
Una notte stavo rientrando a piedi da una festa, ero sola e camminavo con passo spedito verso casa, dietro di me ho sentito dei passi ma in quel momento non mi ero preoccupata piu di tanto, ho pensato che poteva essere uno che come me stava rientrando a casa dopo essere stato in compagnia di amici, quando sono arrivata all'altezza del parco cittadino quello sconosciuto si è avvicinato notevolmente e prima che potessi reagire mi ha bloccata con le sue mani forti premendomi un fazzoletto imbevuto di anestetico sul volto, ho cercato di reagire ma in pochi istanti sono svenuta.
Quando mi sono risvegliata mi sono trovata in una cantina con una catena intorno al collo chiusa con un lucchetto, ho provato ad allontanarmi ma era impossibile, la catena era fissata ad un palo di sostegno posizionato in mezzo alla stanza, ho subito pensato allo scherzo di un mio amico il quale conoscendo le mie passioni aveva pensato di farmi finire la serata in bellezza, poi mi sono resa conto che non era cosi, quel luogo mi era completamente sconosciuto ed i suoni che provenivano dall'esterno non li avevo mai sentiti, non riuscivo a capire dove fossi capitata.
Mi sono fatta le domande per tutta la notte senza capire quello che stava succedendo e solo al mattino ho avuto la risposta che volevo, appena il luogo dove mi trovavo è stato illuminato dal sole, uno sconosciuto ha sceso le scale e si è parato davanti a me, non l'avevo mai visto e con fare deciso mi ha detto che mi aveva rapita e che sarei diventata la sua bambola che avrebbe esaudito tutti i suoi desideri, gli ho subito risposto che non ero quella che lui desiderava e non ci pensavo nemmeno lontanamente a fare quello che desiderava, "non c'è nessun problema, niente desideri niente mangiare", ha girato i tacchi e se n'è andato.
Ho riflettuto molto sulla mia situazione, non era di semplice soluzione, sebbene la catena ed il lucchetto che mi tenevano legata fossero molto vecchi, erano sempre molto robusti, per cui fuggire era impossibile, ho visto in lui una forte determinazione, non sarei mai riuscita a convincerlo di lasciarmi andare, per cui se non cedevo ai suoi voleri quel perfido ricattatore non mi avrebbe sicuramente lasciata morire di fame, mio malgrado ero costretta a cedere al suo ricatto.
Mi ha lasciata tutta la notte e tutto il giorno successivo sola e legata perché riflettessi sul mio destino, solo al mattino è sceso portando con se del cibo e dell'acqua che ha appoggiato sugli scalini, lontano da me, dove non sarei potuta ad arrivare ed ha rinnovato la richiesta, ero distrutta, angosciata, avevo troppa fame per cui ho dovuto cedere, avuto il mio consenso mi ha detto di spogliarmi, casa che ho fatto con un groppo alla gola, ha raccolto i miei vestiti e li ha attaccati ad un appendiabiti sulla parete, ben lontano da me dicendo che non mi sarebbero più serviti, mi ha fatta stendere per terra e mi ha scopata senza indugio, è venuto in pochissimi istanti, neanche il tempo di assaporarlo, poi si è alzato a preso il cibo e me lo ha appoggiato per terra vicino a me, "hai visto quanto è stato facile, quando tornerò giù ti voglio trovare ancor più disponibile altrimenti niente cibo", se n'è andato soddisfatto del suo operato.
Avevo una fame esagerata, ho divorato tutto senza pensare a nulla, poi ho riflettuto sulla mia situazione ero totalmente soggiogata dal mio rapitore, avrei dovuto sottostare ad ogni sua volontà e ad ogni suo desiderio,, non avevo via d'uscita ero veramente nei guai, quel giorno e sceso più volte e tutte le volte mi ha scopata, senza rispetto e senza una briciola di sentimento.
Questo modus operandi si è ripetuto costantemente nel tempo, scendeva, mi scopava e mi dava del cibo quasi fosse un premio, dal canto mio ero arrabbiatissima non solo dovevo sottostare ai suoi voleri ma la cosa che mi faceva indispettire di più era che non riusciva a fare una scopata decente, se almeno fosse stato in grado di farmi ameno godere, forse avrei anche potuto perdonarlo ed invece mi faceva talmente incazzare che se avessi potuto lo avrei ucciso li sul posto, nel frattempo studiavo il modo per poter uscire da quella brutta situazione.
Nel tempo passato ad aspettare che scendesse per le sue sveltine quotidiane, valutavo e memorizzavo ogni dettaglio che mi potesse tornare utile per la mia fuga, avevo registrato nella mia mente che dopo avermi portato la colazione e la sua piccola sveltina si allontanava da casa, e tornava solo a pranzo, nel pomeriggio restava in casa ed usciva raramente, la notte andava a dormire tardi e fino al mattino successivo in casa non c'era attività, certamente viveva da solo ed il momento più propizio per la mia eventuale fuga era al mattino, ma dovevo trovare un modo per liberarmi dalla catena.
Era trascorso circa un mese e mezzo da quando ero stata rapita ed in ogni momento cercavo un modo per fuggire, poi una notte ho sentito un contenitore cadere per terra con un gran rumore, molto probabilmente, essendo rinchiusa in una cantina qualche topo c'era senz'altro e rovistando aveva fatto cadere un contenitore con il suo contenuto, appena è arrivato il giorno ho notato il contenitore caduto e vicino alcuni piccoli chiodi che esso conteneva, mi sono precipitata a raccoglierli e subito nasconderli, appena se n'è andato dopo avermi portato la colazione e fatto la sua scopatina ho preso un chiodo ed ho provato ad aprire il lucchetto, ho impiegato tutto il giorno ed alla fine ci sono riuscita.
Ho atteso con ansia che tornasse, che passasse tutto il giorno e la notte durante le quali ho programmato la mia fuga, la mattina successiva, come al solito è sceso ha potato da mangiare, mi ha scopato e se n'è andato, ho lasciato passare un po' di tempo e quando sono stata sicura che in casa non c'era nessuno mi sono liberata dalla catena, sono salita in modo silenzioso in casa ed appena sono stata certa che non c'era nessuno ho aperto una finestra, poiché la porta era chiusa a chiave, sono saltata fuori ed ho iniziato a correre, nella corsa mi sono resa conto che mi trovavo a circa un chilometro da casa mia, ho corso come una pazza per raggiungere la salvezza.
Avevo appena raggiunto casa quando ho sentito un forte boato, mi sono girata ed ho visto una grossa colonna di fumo che proveniva dalla direzione da cui ero fuggita, agitatissima e piena di paura mi sono chiusa in casa, chiudendo a doppia mandata la porta di casa.
Nei giorni successivi ho scoperto che l'incendio era avvenuto proprio nella casa dove ero tenuta prigioniera, il proprietario era deceduto nell'incendio, nessuno aveva capito le cause dell'incendio, solo io ho capito che era successo, certamente appena ha notato che ero fuggita ha capito che non avrebbe avuto scampo ed avrebbe pagato a caro prezzo le sue nefandezze ed ha agito di conseguenza incendiando la casa, solo io ero a conoscenza di cosa era successo, ma visto che il mio rapitore era bruciato con la sua casa, non ho voluto rivelare quello che sapevo e me lo sono tenuto per me.
Solo adesso che è passato molto tempo dal fatto posso raccontarlo e sperare che certe cose non accadano mai più.



28 gennaio 2024

Qualcosa di grandioso

Ho ricevuto una telefonata dalla mia amica Francesca, la quale mi invitava a casa sua perché voleva avere il mio parere su di un attrezzo che le avevano regalato, le ho chiesto di cosa si trattava, non mi ha voluto dire niente, mi ha detto solo che se dopo averlo visto ed espresso un parere positivo se volevo avrei potuto usarlo per una prova.
La mia curiosità era quasi morbosa, ho atteso con trepidazione che arrivasse l'ora per recarmi dalla mia amica per vedere cosa le avevano regalato, mi sono immaginata mille cose e quanto piacere avrei provato nel momento che mi avrebbe permesso di usarlo.
Il giorno seguente all'orario stabilito mi sono recata a casa della mia amica, la quale prima di mostrarmi l'oggetto misterioso ha voluto conversare e brindare con me sedute sul divano, non stavo piu nella pelle tanto ero curiosa, dopo un'ora di conversazione, finalmente si è decisa, mi ha portato nell'altra stanza e mi ha mostrato l'oggetto del desiderio.
Si trattava di una base metallica dove al centro era fissato un palo scorrevole ed alla sua estremità faceva bella mostra un enorme fallo luccicante in acciaio inossidabile, sono rimasta allibita, non mi sarei mai immaginata un oggetto simile, ho allungato le mani per toccarlo, l'ho trovato freddo ed inquietante, mi sono subito immaginata il suo effetto una volta che sarebbe stato posizionato al suo posto ovvero dentro la mia fica, al solo pensiero di averlo dentro di me mi sono talmente eccitata che ho espresso subito il mio parere favorevole e le ho chiesto di poterlo provare subito.
Francesca è stata soddisfatta del mio parere e mi ha subito concesso di poterlo provare, per prima cosa mi ha detto che mi sarei dovuta mettere sulle caviglie un paio di leg-irons indispensabili per evitare un possibile scavalcamento dell'oggetto, mi sono spogliata completamente, gettando alla rinfusa tutti i miei vestiti da una parte della stanza, poi seduta per terra ho provveduto a chiudere i leg-irons sulle mie caviglie, li ho chiusi lentamente gustandomi scatto dopo scatto la loro chiusura intorno alle mie caviglie.
Sono salita sulla base e mi sono posizionata perfettamente sopra quell'enorme fallo, mi sono messa due dita nella fica per stimolamela un po' ma non c'è stato bisogno stava già gocciolando di piacere, era già lubrificata a sufficienza, ho afferrato il grosso pene e me lo sono infilato dentro la fica, è entrato dentro di me con una facilita incredibile, sentire quel cazzone freddo dentro mi fa rabbrividire ed allo stesso tempo eccitare incredibilmente, appena me lo sono infilato tutto dentro la mia fica Francesca blocca l'asta in modo che il dildo non possa uscire, successivamente mi passa uno strumento simile ad un violino, fino ad ora non avevo mai avuto l'occasione di usarlo, me lo metto sul collo e lo chiudo mettendo i polsi nei due buchi appositi poi blocca tutto con un lucchetto.
Sono bloccata dentro uno strumento da bondage chiamato violino, ho un grosso dildo di acciaio dentro di me ed i piedi legati con leg-irons, non è possibile liberarmi ne rimuovere il dildo dentro di me, mi sento incredibilmente bene e sono altamente eccitata, Francesca controlla che tutto sia posizionato alla perfezione e certa che tutto si stato predisposto alla perfezione esce dalla stanza e se ne va lasciandomi a godermi quella strana sensazione che quei strani oggetti mi stanno dando.
Sono estremamente felice, mi sto godendo oltre che all'immobilità anche il gusto di essere impalata, sto provando una sensazione che non avevo mai provato, dopo un po' di tempo, improvvisamente il dildo si mette a vibrare e man mano che il tempo passa vibra con maggiore intensità tanto che inizio ad avere un orgasmo dietro l'altro.
Gli orgasmi si susseguono continuamente fino a farmi arrivare allo sfinimento, non sono in grado di bloccarlo perché le mani sono bloccate dentro il violino ed i leg-irons non mi permettono di scavalcarlo e farlo uscire dalla mia fica, chiamo la mia amica affinché venga a spegnere quel dildo che mi sta uccidendo, non mi risponde, allora grido più forte ed ancora con più insistenza ma lei non arriva, sono certa che lo fa apposta per distruggermi sia fisicamente che sessualmente.
Quando arrivo al culmine della mia resistenza, Francesca rientra dentro la stanza, spegne la vibrazione poi rimuove il fermo e finalmente quel grosso fallo che mi ha procurato incredibili orgasmi esce da dentro di me, finalmente mi posso distendere per terra, esaurita, senza forze ma completamente soddisfatta, il parere che la mia amica voleva per me è stato estremamente positivo, con molta probabilità gli chiederò in futuro di poterlo usare ancora una volta..............



30 dicembre 2023

Il più bel Natale della mia vita

Mancano pochi giorni al Natale, Serena mi chiama dicendomi che ha organizzato la vigilia in un modo semplicemente stupendo, saremo solo noi due, ma sul finire ci sarà una splendida sorpresa, le chiedo quale sia, lei mi risponde: "non posso rivelarti in cosa consiste altrimenti che sorpresa sarebbe", ha perfettamente ragione, dovrò soffocare la mia curiosità fino al momento clou della serata e conoscendo molto bene Serena sono certa che non resterò delusa.

Per l'occasione Serena mi ha chiesto di vestirmi in tono natalizio ed io cercherò di non deluderla, cosi per l'occasione ho acquistato un completino eccezionale, in tono con la ricorrenza del Natale, un intimo color rosso con piume bianche, calze a rete di colore rosso intonato all'intimo, un

copricapo rosso con bordature di pelo bianco ed infine un mini abitino, aderentissimo, che esaltava il mio corpo in maniera altamente sensuale, mi sono guardata allo specchio e mi sono vista meravigliosa, ero talmente provocante che per recarmi casa della mia amica ho dovuto indossare un cappotto altrimenti chi mi avesse vista vestita in quel modo si sarebbe senz'altro eccitato e chissà se si fosse limitato solo a guardarmi.

Appena giunta a casa della mia amica
mi sono tolta il soprabito, Serena è rimasta estremamente felice di vedermi vestita in quel modo, avevo rispettato tutte le sue richieste, anche lei si era vestita, se cosi si può dire, in tono per la festa, calze a strisce bianche e rosse mutandine bianche ed un cappellino natalizio color rosso e nient'altro, era splendida ed eccitante, il mio primo istinto sarebbe stato quello di saltarle subito addosso, ma c'era tempo, avrei trattenuto il mio desiderio fino al momento giusto della serata.

Ci siamo baciate ed accarezzate per il tempo necessario ad eccitarci un po' in modo da vivacizzare subito l'atmosfera, poi dopo un brindisi iniziale ci siamo sedute a tavola ed abbiamo iniziato a mangiare, Serena aveva preparato una gustosissima cena, che abbiamo accompagnata da numerosi brindisi ed alla fine l'euforia e la felicita si sono impossessate di noi, eravamo talmente eccitate che abbiamo abbandonato la tavola per stenderci sul tappeto ed iniziare a fare l'amore.

Serena si è infilata subito tra le mie gambe ed ha iniziato una lunga e sapiente leccata che mi ha portato ad un lungo e gustosissimo orgasmo, ho subito ricambiato poco dopo facendola godere ed urlare di piacere numerose volte.

Mentre eravamo intente ad aggrovigliarci sul tappeto è suonato il campanello dell'ingresso, Serena si è alzata ed è andata ad aprire, era il suo fidanzato con atri quattro amici, anche loro vestiti con abiti intonati al Natale, anche loro erano un po alticci, avevano festeggiato come noi poi, invitati da Serena, erano venuti per continuare la festa.

Serena si è subito avvinghiata al suo fidanzato infilandogli la lingua in bocca e portandolo in un attimo all'eccitazione più completa, gli è saltata addosso abbracciandolo fortemente ed avvolgendo le sue gambe intorno alla sua vita e cosi avvinghiati si sono diretti in camera da letto lasciandomi sola con il resto della compagnia.

La vista della scena di Serena con il suo fidanzato ci aveva eccitato tutti quanti, l'atmosfera si era riscaldata all'inverosimile, gli uomini si sono spogliati mettendo in bella mostra i loro cazzi duri, alla loro vista mi sono subito eccitata ed ho abbandonato ogni inibizione, mi sono inginocchiata ed ho iniziato a succhiare tutti quei cazzi con estremo piacere, li ho portati tutti quanti alla loro massima erezione, cosi mi hanno sbattuta sul tappeto ed hanno iniziato a scoparmi in tutte le maniere, mentre uno mi infilava il suo cazzo nel culo un altro me lo sbatteva in fondo alla gola, un altro nella mia fica ed il quarto me lo appoggiava nella mia mano, era una battaglia senza esclusione di colpi, venivo girata in continuazione per cambiare posizione affinché ognuno potesse usufruire delle mie grazie in maniera totale.

Serena si era rinchiusa nella sua camera da letto ed io ero rimasta in salotto dove avevo subito l'assalto degli ospiti con estremo piacere, alla fine tutti stanchi e spossati ci siamo rilassati e stesi sul tappeto ci siamo addormentati stringendoci gli uni agli altri.

Alcune ore più tardi mi sono svegliata immersa in un ammasso di corpi, intorno a me tutti miei amanti nudi che, dopo le loro splendide prestazioni, si stavano concedendo un meritato riposo, alla vista dei loro cazzi in posizione di riposo ho pensato bene di riportarli in vita dandogli nuovo vigore, mi sono chinata sul più vicino e delicatamente l'ho succhiato fino a farlo erigere come un obelisco, poi sono passata a quello accanto e poi ad un altro, li ho succhiati tutti con immenso piacere e vigore fino a quando anche l'ultimo era diventato grosso, duro e pronto per essere nuovamente usato, li avevo svegliati tutti nel modo più dolce ed eccitante che gli potessi regalare.

Una volta svegli ed eccitati, con i cazzi eretti e pronti all'uso si sono rivolti verso di me ed hanno ripreso a scoparmi con vigore e bramosia fino a farmi urlare di piacere, nel frattempo Serena è uscita dalla sua camera, accompagnata dal suo fidanzato, e vedendo che stavamo ancora scopando ha esclamato: "vedo che la mia sorpresa ti è piaciuta ma adesso non pensi di esagerare?", ha ordinato al suo compagno di staccandomi da quel groviglio di corpi in cui ero immersa, prendermi tra le braccia e portarmi nel seminterrato, non capivo che cosa avesse in mente di farmi, ma ero troppo felice per quello che mi stava accadendo quindi mi sono lasciata trasportare dall'eccitazione senza pormi nessuna domanda, mi ha deposta per terra, ha raccolto una catena e mi ha legato per una caviglia, "ti avevo regalato una splendida vigilia di Natale con tutto il mio cuore ma non pensavo che tu fossi cosi ingorda da pensare solo a te stessa cosi adesso, visto che hai avuto la tua parte, te ne starai qui buona buona mentre io andrò a prendere la parte che mi spetta", mi hanno lasciata legata al buio nel seminterrato mentre lei con il fidanzato sono saliti al piano superiore e dai rumori che sentivo ho capito che aveva preso il mio posto.

E' vero ero stata un po' ingorda, ma che ci posso fare a me piace troppo fare l'amore e quando mi trovo in quelle situazioni non riesco a fermarmi, dovrò godermi questa inaspettata prigionia ascoltando i piacevoli gemiti della mia amica..............







 

29 ottobre 2023

Una festa di compleanno esagerata

Mancavano pochi giorni al mio compleanno e desideravo trascorrerlo in modo assolutamente trasgressivo, me lo potevo permettere, non ero legata sentimentalmente con nessuno, non avevo nessun impegno imminente, ero libera ed indipendente, così ho pensato di chiedere aiuto al mio più caro amico per organizzare qualcosa di veramente eccezionale.
Ho spiegato al mio carissimo amico Filippo quello che desideravo, lui è rimasto ad ascoltarmi per valutare le mie richieste cercando di esaudire ogni mio desiderio, gli ho detto che avrei voluto invitare tutti i nostri amici, rigorosamente maschi, lasciando a casa mogli e fidanzate, preparare una bellissima cena ed al termine della stessa organizzare una eccezionale "gang-bang", dove sarei stata la protagonista assoluta, avrei scopato con tutti senza alcun ritegno e nessun pregiudizio.
Occorreva trovare il luogo adatto perché la mia casa mia non era disponibile, vista la troppa vicinanza alle altre abitazione e con condomini estremamente curiosi, la festa non sarebbe stata certamente silenziosa, i vicini si sarebbero subito insospettiti e molto probabilmente me l' avrebbero rovinata, la sua casa sulla collina poteva essere il luogo ideale, oltre che essere isolata era lontana da occhi indiscreti, aveva anche un comodo parcheggio riservato ed era facile da raggiungere, occorreva solo trovare una scusa plausibile per le mogli e le compagne in modo che non sospettassero nulla ed a tutto questo avrebbe pensato lui.
Gli avevo inoltre spiegato che oltre la "gang-bang" la serata sarebbe proseguita in camera da letto, dove, dopo essere stata legata al letto, ognuno dei partecipanti mi avrebbe scopato a suo piacimento e senza ritegno, avrei gridato per il mio piacere e se qualcuno non gradiva le mie urla era autorizzato ad imbavagliarmi e continuare a scoparmi senza problemi.
La mia proposta gli piaceva ma riteneva che sussistesse un piccolo problema, "se qualcuno per gioco o eccesso di zelo avesse scattato una foto sarebbe stato molto difficile dimostrare che era solo in incontro consenziente tra amici", aveva ragione, a questo inconveniente avrei posto rimedio sequestrando tutti i telefonini a tutti i partecipanti e firmando una dettagliata "liberatoria" così da essere sicuri e liberi da ogni speculazione.
Il giorno fatidico mi sono recata con molto anticipo alla casa ed ho iniziato ad organizzare la serata, dopo aver preparato la tavola mi sono dedicata a me stessa vestendomi in modo altamente provocante e truccandomi come una star, poi ho atteso i miei ospiti che non si sono fatti attendere, non avevo calcolato il numero dei partecipanti, in quanto avevo incaricato Filippo di farlo e quando sono entrati tutti in casa mi sono resa conto che erano molti di più di quello che pensavo e con quello che avevo progettato sarebbe stata una serata molto dura a saziare tutti gli ospiti in tutti i sensi.
Gli ospiti si sono seduti attorno ad un lunghissimo tavolo ed insieme abbiamo iniziato a mangiare e brindare, ma il pranzo è durato poco, infatti tutti a gran voce mi hanno spronato ad improvvisare uno "Striptease", ho accettato immediatamente, sono salita sul tavolo ancora imbandito ed ho iniziato a togliermi i vestiti, sono rimasta nuda in un attimo eccitando tutti i presenti, naturalmente per l' occasione non avevo indossato biancheria intima cosi appena tolto il vestito sono rimasta completamente nuda facendo la felicità dei presenti, ho proseguito ballando sul tavolo dove sono saliti anche due partecipanti ed anche loro si sono spogliati, una volta nudi mi sono inginocchiata ed ho iniziato a succhiare i loro cazzi contemporaneamente, la festa vera e propria era iniziata.
L' atmosfera era caldissima, mi hanno fatta scendere dal tavolo ed adagiata su un grande tappeto, nel frattempo si sono spogliati tutti ed hanno iniziato a scoparmi in tutti i modi, mi hanno  riempito con i loro cazzi ogni anfratto del mio corpo, non mi hanno dato un attimo di tregua, appena uno si ritirava un' altro prendeva subito il suo posto, era meraviglioso, mi sentivo piena e felice, non riuscivo neanche a gridare il mio piacere come avrei voluto perché la mia bocca era sempre piena da un cazzo incredibilmente duro, il tutto questo è andato avanti per moltissimo tempo, poi si sono fermati per riprendere fiato, si sono seduti di nuovo intorno alla tavola ed hanno ripreso a mangiare e brindare.
A questo punto ho chiesto al mio amico Filippo di iniziare la seconda parte della serata, mi ha presa in braccio e portata nella camera da letto mi ha distesa su di esso, ho allargato braccia e gambe chiedendogli  di legarmi, lo ha fatto con una corda, avvolgendola intorno ai miei polsi e fissandola poi alla testiera del letto, poi ha legato allo stesso modo le caviglie alla alla pediera, in pochi attimi mi ha  immobilizzata a "spread-eagle" ero  meravigliosamente immobile ed aperta ad ogni desiderio dei miei invitati.
Piano piano i miei amici si sono presentati in camera da letto ed eccitati dalla situazione che hanno trovato si sono eccitati e uno alla volta sono saliti sul letto e mi hanno scopato come avevo preventivato e desideravo.
Durante quelle fantastiche scopate o voluto gridare il mio piacere a gran voce, ma qualcuno non lo gradiva così ha raccolto le mie mutandine e me le ha cacciate in bocca per poi sigillarla con del nastro adesivo, ammutolita ed altamente  eccitata ho goduto........... goduto.......... goduto............. fino a quasi svenire per il piacere.
Lo confesso, è stato il compleanno più bello della mia vita........................


24 settembre 2023

prova per un regalo

Un giorno vengo contattata dalla mia amica Francesca, la quale vorrebbe un consiglio per un regalo da fare al suo compagno, mi chiede se posso andare a casa sua quel pomeriggio, non ho impegni impellenti, cosi le dico che arriverò poco prima dell'ora di cena, l'orario le va benissimo e poiché è da molto tempo che non ci vediamo, per l'occasione mi preparerà una cenetta speciale durante la quale potremmo scambiarci le nostre esperienze fatte durante le nostre avventure.
Mi presento all'appuntamento con una bottiglia di spumante, voglio festeggiare e brindare al nostro nuovo incontro, sono molto curiosa di sapere quale consiglio vuole da me, mi accoglie sulla soglia di casa, mi abbraccia, mi bacia e poi mi fa entrare, ci accomodiamo in salotto e stappata subito la bottiglia, brindiamo al nostro incontro ed alla nostra amicizia.
Dopo che ci siamo scambiate tutte le nostre vicissitudini mi confida che tra pochi giorni sarà il compleanno del suo compagno e vorrebbe fargli un regalo veramente unico, ha pensato ad una cosa ma non è ancora sicura che gli possa piacere, sono curiosa, le chiedo cosa ha pensato di regalarle, è un po' imbarazzata e non sa se dirmela, per toglierla dall'impaccio mi avvicino e l'accarezzo in modo da farla sentire sicura di se, dopo pochi attimi mi dice di seguirla in camera da letto, la seguo curiosa di scoprire le sue intenzioni.
Entrata in camera noto subito che ad ogni angolo del letto c'è una catena con attaccata una manetta, guardo meglio, prendo in mano una catena e capisco che è fissata alla gamba del letto, controllo le altre ed è la stessa cosa, le chiedo che cosa ha intenzione di fare, vuole legarci il suo compagno per sottometterlo e dominarlo oppure .............. rimane un attimo in silenzio poi mi confida la sua idea, dovrebbe essere lei quella legata, pronta ad offrirsi totalmente al suo compagno il quale potrà usarla nel modo che più riterrà opportuno senza nessuna inibizione.
Le confermo che l'idea mi piace, sarà un regalo bellissimo e molto eccitante, sono certa che il suo compagno lo apprezzerà molto, ma lei non è ancora convinta, crede che appena entrerà nella camera il suo primo impatto sarà negativo e tutto finirà con una grande discussione, le dico che ha torto, sono certissima e non ho nessun dubbio, il suo compagno appena entrerà nella stanza sarà colto da una superba eccitazione e sarà il regalo di compleanno più meraviglioso che avesse mai ricevuto.
L'ho convinta, ma aveva ancora dei dubbi, per essere sicura di ciò che affermo mi chiede di sostituirmi a lei, vuole legarmi al letto per constatare di persona l'effetto che si prova entrando nella camera da letto, è un'idea un po' strana e non mi va di contrariarla, dopotutto provare quell'idea per me sarà molto piacevole e voglio accontentarla. Mi spoglio, salgo sul letto, mi sdraio a pancia in giù ed allargo braccia e gambe, Francesca prima mi guarda da lontano poi si avvina ed inizia a chiudere i polsi dentro le manette, prosegue poi con le caviglie, sono immobilizzata in un "spread-eagle" con la pancia sul letto ed il mio culo in bella vista, Francesca asclama: " caspita è bellissimo, sono certissima che apprezzerà questo meraviglioso regalo",
ha voluto essere sicura che quando si fosse messa al mio posto lo spettacolo visivo sarebbe stato fantastico, è uscita ed entrata più volte dalla camera da letto ed ogni volta aveva parole di ammirazione e si complimentava per l'idea che aveva avuto.
Era felicissima e stava per liberarmi quando ha sentito aprirsi la porta d'ingresso, è andata totalmente nel panico, il suocompagno doveva essere ancora lontano da casa ed invece stava entrando adesso, il suo imprevisto arrivo avrebbe vanificato tutta la preparazione del suo regalo, nel suo stato di agitazione Francesca ha preso la più assurda delle decisioni,  ha preso un bavaglio con un pene finto incorporato me lo ha infilato prepotentemente in bocca e l'ha allacciato dietro la testa poi si è infilata sotto il letto ed è rimasta in silenzio ad attendere gli sviluppi della situazione.
Ho ritenuto improprio ed incredibile il suo comportamento, anche se il suo compagno, ritornando anzitempo a casa avesse scoperto la sorpresa a lui riservata era una cosa trascurabile, ma nascondersi sotto il letto lasciando me nuda e legata non aveva alcun senso, ma purtroppo l'aveva fatto e adesso io ero completamente immobilizzata e senza avere la possibilità di parlare ne di oppormi a qualsiasi situazione, mi trovavo veramente in una situazione assurda, non so come ne sarei uscita.
Il compagno di Francesca è entrato in camera da letto accompagnato da un suo amico ed ha visto il mio bellissimo culo in bella mostra è rimasto senza parole, ed ha detto: "ma quello non è il culo della tua compagna!" , "no non lo è, sapevo che Francesca mi voleva fare un regalo per il mio compleanno ma non credevo che fosse di questo genere, sai un cosa? anche se il mio compleanno sarà tra pochi giorni, credo che accetterò subito questo splendido dono che mi ha fatto", in un attimo si è spogliato è salito sul letto e mi ha scopato alternando fica e culo in un incessante andirivieni, ero molto arrabbiata, non ero andata da Francesca per farmi scopare dal suo compagno, ma poi ho cambiato totalmente il mio umore, essere legata nel letto dalla mia migliore amica con lei nascosta sotto di esso farmi una splendida scopata con  il suo compagnonon è una cosa che capita tutti i giorni, mi ha fatto eccitare talmente tanto che se non avessi avuto la bocca piena con quel pene finto, avrei gridato talmente forte il mio piacere che mi avrebbero sentito a chilometri di distanza.
Era una situazione incredibile stavo godendo come una pazza, appena il compagno di Francesca mi ha  riempito il culo con il suo seme è si è fatto da parte ed ha voluto spartire il suo spledido  regalo con il suo amico, il quele è stato alla sua altezza e mi ha fatto godere ancora di più.
Sono state due scopate incredibili e fantastiche, inaspettate e per questo meravigliose, quando tutto è terminato i due compari se ne sono andati felici del bellissimo regalo ricevuto, solo allora, Francesca è uscita da sotto il letto ed appena mi ha tolto il bavaglio gli ho detto: "avevi perfettamente ragione, sarà un regalo bellissimo, sono certa che lo gradirà molto volentieri", non ha detto una parola e dopo che mi ha liberato dalle catene ho continuato ad infierire su di lei: " se hai bisogno che qualcuno ti aiuti a legarti quando ti offrirai in  regalo, puoi contare su di me, solo che io non mi nasconderò sotto il letto", a buon intenditore poche parole.............................



27 agosto 2023

Un piacevole inganno 2 parte

Mi ero aggiudicata ad un' asta un lotto collari ed anelli per polsi e caviglie forgiati in pesante acciaio, li avevo fatti unire con robuste catene e fatti fissare alla parete della cantina con una lunga catena nella mia casa in campagna, dal mio amico Carlo, poi avevo invitato le mie più care amiche a passare una domenica pomeriggio diversa e mentre i nostri compagni guardavano la partita siamo scese nella cantina e ci siamo incatenate con quelle speciali catene ed abbiamo passato una serata magnifica, poi siamo state raggiunte dai nostri compagni ed allora abbiamo raggiunto il massimo del piacere.
Io però avevo tramato segretamente, il mio obbiettivo era quello di voler rimanere incatenata con le mie amiche piu a lungo possibile, cosi avevo volutamente lasciato le chiavi delle catene a casa e sicura che nessuno sarebbe andato a recuperarle per il poco tempo a disposizione, saremo state costrette a restare incatenate nella cantina per tutta la notte e forse anche il giorno seguente.
Legata inseme alle mie amiche per tutto quel tempo mi sembrava di aver realizzato un sogno, ero felice ed eccitata, il giorno successivo, il mio compagno è tornato con le chiavi, ha liberato Serena la quale ha scoperto il mio gioco, cosi prima ha liberato Martina e poi, invece di liberare anche me, mi ha fatto la romanzina e mi ha lasciata incatenata nella mia cantina e prima di andarsene è salita in casa ha preso del cibo e lo ha depositato per terra nelle mie vicinanze poi ha chiuso la porta a chiave e se n' è andata via insieme ai nostri compagni.
Non ero affatto dispiaciuta di restare ancora prigioniera, ma dal modo in cui aveva agito mi si parava davanti una lunghissima detenzione e quel poco cibo che aveva lasciato sul pavimento sarebbe stato sufficiente solo per pochissimi giorni.
Quando avevo sistemato la cantina avevo fatto murare l'unica finestrella che portava dentro un po di luce perché non volevo che qualche curioso potesse sbirciare dentro mentre ero intenta a giocare con le mie catene, ora tutto questo si stava ripercuotendo contro di me, una volta che la porta d'ingresso della "stanza dei giochi" fosse stata chiusa a chiave la cantina restava completamente al buio, questo era  estremamente eccitante se rimanevo prigioniera per un breve periodo, non avevo calcolato di restare rinchiusa per molto tempo perciò questo era un momento speciale in cui avrei messo alla prova la mia resistenza, ma non sarebbe stato facile infatti dopo pochissimo tempo sono entrata in uno stato di agitazione e paura che non avevo neanche immaginato, l'apprensione e la paura si sono fatte strada dentro di me inducendomi a pensare seriamente a quello che avevo tanto desiderato.
All' interno della mia prigione, immersa nel buio più assoluto, l'unica cosa che riuscivo a percepire era il terrificante rumore che facevano le catene quando mi muovevo e per non sentirlo mi costringevo a restare completamente immobile .
Non riuscivo a calcolare il trascorrere del tempo e appena mi stendevo per riposare i peggiori incubi entravano prepotentemente nella mia mente e nonostante avessi volutamente programmato di restare legata con le mie amiche per lungo tempo, non avevo messo nel conto la loro vendetta e come realmente è accaduto, mi sentivo inerme e molto impaurita, mi facevo coraggio pensando che presto Serena sarebbe venuta a liberarmi ed una volta libera avrebbe gioito insieme a me in una nuova  avventura.
Dopo un tempo interminabile, finalmente la porta si è aperta e con immensa gioia ho visto la mia amica Serena entrare dentro la mia cella, ha deposto vicino a me altre bottiglie d'acqua ed altro cibo, poi è venuta vicino e mi ha accarezzato ha sfoggiato un cinico sorriso che non prometteva niente di buono: "sono venuta a liberarti, ma purtroppo ho dimenticato le chiavi, proprio come è capitato a te, dovrò andare a casa a prenderle non preoccuparti tornerò il prima possibile, tanto per te restare ancora legata non può che farti piacere" ed è uscita chiudendosi ancora una volta la porta alle spalle.
Ero stanca, depressa e annoiata, avrei voluto chiedergli perdono per quello che le avevo fatto, l'avrei implorata di liberarmi, gli avrei dato tutto quello che avesse voluto e se necessario mi sarei anche umiliata, ma era talmente ferma sulle sue decisioni che non ho avuto il coraggio di pronunciare neanche una parola, la mia detenzione si è protratta ancora per molti giorni in cui Serena è tornata più volte per portarmi cibo ed acqua, ma tutte le volte con una scusa rimandava la mia liberazione, poi finalmente quando stavo per esaurire tutte le mie forze è comparso sulla porta il mio compagno ed allora tutto è cambiato..........................................
La prima cosa che ho fatto appena sono tornata libera ho fatto ripristinare la finestrella in modo da avere un po di luce, casomai dovessi ancora restare nuovamente prigioniera per molto tempo, avevo imparato la lezione.......................


30 luglio 2023

Un piacevole inganno

Sono alla ricerca costantemente di nuove idee e di materiali per fare bondage, navigando in un sito di aste online mi sono aggiudicata un lotto favoloso composto da tre collari e sei bracciali per polsi e caviglie molto spessi, realizzati tutti in purissimo acciaio e dotati di una serratura antimanomissione, proprio come quelle che stavo cercando da molto tempo.
Appena mi hanno recapitato il pacco, sensa neanche aprirlo mi sono recata subito dal mio amico Carlo per farmi collegare con una grossa catena tutti i ceppi acquistati ed in poco tempo ha realizzato quello che gli ho richiesto, ma per realizzare quello che avevo in mente il lavoro non era completo, cosi l'ho chiesto al mio amico di venire con me nella mia casa di campagna, dove già da un po di tempo avevo ripulito la cantina da tutte le cose inutili che vi si trovavano per adattarla ai miei giochi, gli ho chiesto di fissare saldamente sul muro le catene, lunghe due metri ciascuna, con attaccati i ceppi da lui modificati.
E' stato ben felice di aiutarmi ed in breve tempo ha eseguito il suo lavoro alla perfezione, terminato il lavoro, un po' incuriosito ed un po' eccitato, mi ha invitato a provare se il suo lavoro risultava di mio gradimento, non avrei chiesto niente di meglio ed immediatamente mi sono spogliata e raccolta la catena mi sono incatenata, con i ceppi che aveva saldamente fissato alla catena, erano perfetti per la mia corporatura, semplicissimi da chiudere, bastava avvicinare le due metà ed esercitare una lieve pressione che scattava la serratura chiudendosi saldamente ed il gioco era fatto, ho provato a liberarmi cercando di estrarre i polsi dagli anelli ed ho provato anche a tirare con tutta la mia forza la catena fissata sul muro ma tutto è stato inutile, la catena restava saldamente ancorata al muro, ero felicissima, altamente soddisfatta ed anche molto eccitata, ho detto al mio amico che gli avrei dato subito un acconto per il suo splendido lavoro, ha capito immediatamente di quale acconto stavo parlando e non ha perso tempo, si è spogliato e mi ha scopato intensamente procurandomi un immenso piacere.
Dopo un breve periodo di rilassamento ha preso la chiave e mi ha liberata dalle catene, mi ha ricordato che la prossima volta che le avessi usate di fare molta attenzione perché senza la chiave sarebbe stato impossibile liberarsi, gli ho detto che sarei stata molto attenta e casomai prima di legarmi lo avrei avvertito in caso avessi avuto bisogno del suo aiuto, ma nella mia mente stava nascendo qualcosa di veramente diabolico.
Alcuni giorno dopo ho invitato le mie amiche Martina e Serena con i rispettivi compagni a trascorrere il fine settimana nella mia casa in campagna, hanno accettato molto volentieri e la domenica pomeriggio mentre i nostri compagni si erano stravaccati sul divano per vedere la partita, non si sarebbero mossi per nessuna ragione, ho proposto alle mie amiche di andare giù in cantina e divertirci un po', ovvero passare alcune ore incatenate come se fossimo state rapite, avremo aspettato che i nostri uomini, finita la partita, non trovandoci, scendessero in cantina e trovandoci legate ci avrebbero liberate, è un gioco che piace a tutte e tre, essere rinchiuse ed incarcerate ci procura un intenso piacere, cosi siamo scese nella cantina, ci siamo spogliate e dopo essere entrate nella "stanza dei giochi" ed avergli mostrato i miei ultimi acquisti, si sono subito eccitate e con grandissima euforia mi hanno chiesto di essere incatenate.
La prima è stata Martina seguita da Bianca, infine è stata la mia volta, dopo che tutti i ceppi erano stati chiusi sui nostri arti ci siamo confrontate poi accarezzate ed infine abbracciate per terminare con un incontro altamente sensuale dal quale ci siamo procurate molti graditi orgasmi.
Il luogo, le grosse e pesanti catene hanno contribuito fortemente a scaldare l'atmosfera ed a fare tutto quello che non facevamo da molto tempo, finita la partita i nostri compagni, si sono resi conto che non eravamo più in casa ed hanno iniziato a cercarci, non trovandoci in casa la ricerca è proseguita nel seminterrato dove ci hanno trovate legate in posizioni che non lasciavano dubbi sul nostro operato, si sono eccitati e senza indugiare un attimo si sono spogliati e si sono gettati nella mischia scopandoci senza riguardo cambiando spesso posizione e per rendere l'incontro ancora piu eccitante si sono scambiati più volte il partner fino a quando, esaurite le forze hanno dovuto fermarsi, è stato un incontro bellissimo estremamente eccitante pieno di orgasmi come non ci capitava da molto tempo.
A tarda ora, ormai stanchi, soddisfatti e spossati, i nostri compagni hanno deciso di tornare in città perché al mattino successivo sarebbero dovuti andare a lavorare molto presto, hanno chiesto dove fossero le chiavi per liberarci, gli ho detto che erano nella mia borsetta che era rimasta in casa, Francesco è salito per andare a prenderle ma è ritornato dicendo che nella borsetta non c'era nessuna chiave, gli ho ripetuto che non era possibile perchè ero sicura di aversele messe, gli ho specificato che era quella rossa appoggiata sul comò della mia camera da letto, ha replicato: "ho perlustrato tutta la casa e non ho trovato nessuna borsetta rossa".
Dopo un attimo di silenzio totale tra le mie amiche è sceso il gelo, ho detto che le avevo messe nella borsetta rossa ma poi distrattamente ne avevo presa un'altra, ma si poteva rimediare a quella situazione incaricando uno dei nostri compagni di andare a casa, in città, recuperare la chiave e tornare per liberarci, avrebbe impiegato buona parte della notte ed avrebbe avuto tutto il tempo per giungere a lavoro in orario ma poiché avevano impegni improrogabili non hanno accettato la soluzione prospettata ed optato per una  soluzione a noi più "piacevole", ci avrebbero lasciate legate nella cantina e sarebbero ritornati a liberarci il giorno successivo dopo aver terminato di lavorare.
Appresa la decisione, le mie amiche hanno vivamente protestato, ma poiché quella era l'unica soluzione  hanno dovuto accettare a malincuore la decisione dei nostri compagni, al contrario io ero frenetica, super eccitata, strafelice, il mio piano era riuscito perfettamente, simulando una piccola distrazione avevo prolungato enormemente il tempo che sarei rimasta incatenata insieme alle mie amiche, ma il mio operato doveva rimanere un segreto e dalla mia felicita non doveva trapelare niente che facesse intuire la mia premeditazione e data la mia enorme felicita non sarebbe stato facile non rivelare il mio segreto, ma ci dovevo riuscire.
La notte ed il giorno successivo sono trascorsi molto lentamente, io provavo immenso piacere sempre soffocato dai malumori delle mie amiche, poi finalmente, a tarda sera, Francesco è tornato con la chiave ed ha subito liberato Serena, la quale appena libera dalle catene si è impossessata delle chiavi e dopo aver liberato Martina, poi si è avvicinata a me, ma ha avuto un attimo di ripensamento: "sono talmente sicura che la tua dimenticanza in realtà era una fottutissima menzogna, cosi per pareggiare i conti ti lascerò legata e spero che non te la godrai intensamente come hai desiderato, chiuderò anche la porta a chiave, non vorrei che qualcuno venisse a disturbarti............", se ne sono andati tutti lasciandomi sola incatenata nella mia cantina.........., ho guardato il mio compagno, poi le mie amiche, tutti erano propensi ad acconsentire quello che aveva stabilito Serena, la quale è andata a prendere alcune bottiglie di acqua e gli avanzi della cena, li ha depositati per terra dicendo: "non vorrei che tu morissi di fame", con questa dichiarazione mi voleva dire che non sarebbe tornato tanto presto e che mi dovevo aspettare un lunghissima permanenza dentro la mi adorata prigione.
E' stata molto scaltra ad intuire quello che avevo programmato, adesso però spero  che torni a liberarmi  prima che finisca il cibo altrimenti mi troverei in un bel guaio.............................


25 giugno 2023

Ricordi

Il mio fidanzato mi aveva scoperta mentre facevo self bondage, lui non approvava che mi legassi da sola, mi aveva proibito di farlo ancora e mi aveva punita per quello che avevo fatto, a malincuore avevo obbedito ma dentro di me era sempre vivo il desiderio di legarmi da sola come avevo sempre fatto prima di andare a convivere con lui.
Un giorno mi dice che deve frequentare un corso di aggiornamento e dovrà restare fuori per due giorni, gli chiedo di portarmi con lui, mi dice che non è possibile, dovrò rimanere sola a casa per due giorni, nella mia mente si fa strada un pensiero fisso, sfrutterò a mio favore questa occasione inaspettata, cosi la sera prima della sua partenza, prima di andare a letto, senza farmene accorgere prendo un bicchiere di carta metto dentro la chiave delle mie manette a cui ho legato una cordicella e dopo averlo riempito di acqua lo metto nel frizer, il giorno dopo lo userò in perfetta solitudine per il mio grande desiderio e nessuno saprà mai niente.
Mi sono addormentata pensando alla mia avventura del giorno seguente, cercando di immaginarmi per quanto tempo sarei rimasta immobilizzata e quanto tempo ci sarebbe voluto per far sciogliere il cubetto di ghiaccio e liberare la chiave, un cubo cosi grande non lo avevo mai usato, ma non mi importava molto, con due giorni a disposizione potevo permettermi di restare legata per un tempo incredibilmente lungo, divertirmi e rimettere tutto in ordine senza che nessuno potesse accorgersi di quello che avevo fatto.
Al mattino dopo che era uscito, mi sono preparata per il gran giorno, mi sono fatta una doccia, truccata con molta cura, volevo essere bellissima anche se nessuno mi avrebbe vista, poi sono andata a prendere quel grosso cubo di ghiaccio, l'ho scaldato un po' con le mani per estrarlo dal bicchiere e solo quel contatto cosi freddo mi ha eccitata moltissimo, dopo averlo estratto dal bicchiere ho legato la cordicella al lampadario di camera da letto, sciogliendosi avrebbe gocciolato sul tappeto ma non mi importava, se al suo rientro si fosse accorto che era bagnato gli avrei inventato una scusa dicendogli che mi ci era caduto un bicchiere d'acqua, ero certa che si sarebbe asciugato in fretta,.
Sono andata a prendere le manette combinate con leg-irons, le avevo acquistate da poco ed ancora non ero riuscita ad usarle, una catena ed alcuni lucchetti, li ho portati in camera e li ho depositati su letto.
Mentre guardavo il grosso cubo di ghiaccio che pendeva dal lampadario ho chiuso sui miei polsi e sulle caviglie quei meravigliosi braccialetti poi sono andata davanti allo specchio, ho visto la mia immagine nuda e incatenata riflessa, mi ha eccitato incredibilmente, mi sentivo bellissima e provocante, sono passata numerose volte davanti provando sempre una grandissima eccitazione, ho preso la catena e girata intorno ad una gamba del letto e l'ho chiusa con un lucchetto, con un'altro lucchetto ho fissato l'altro capo della catena alle mie manette, era bellissimo, incredibilmente eccitante, finalmente ero riuscita ad incatenarmi come desideravo da molto tempo ed adesso aspettando che il cubo di ghiaccio si fosse sciolto restituendomi la libertà la mia fantasia avrebbe vagato in un mondo immaginario tutto mio dove ero la protagonista assoluta della mia fantastica avventura.
Per essere certa che non sarei potuta fuggire prima che il ghiaccio si fosse sciolto ho controllato che le manette fossero ben chiuse ed i polsi non si potessero sfilare, ho tirato con tutte le mie forze la catena che è risultata ben fissata al letto, certa di essere ben legata ho iniziato quel fantastico viaggio nel mio incredibile mondo immaginario, mi sentivo talmente bene, felice e rilassata che ad certo punto mi sono messa in posizione fetale e mi sono addormentata.
Non mi sono resa conto di quanto abbia dormito ma quando mi sono svegliata, guardando il cubo di ghiaccio ho notato che si era sciolto completamente, la chiave doveva essere caduta sul tappeto cosi ho iniziato a cercarla ma non sono riuscita a trovarla, ho messo la testa a filo pavimento per vedere meglio, casomai fosse rimbalzata nella caduta e fosse schizzata da qualche parte, poi ho guardato nuovamente in alto e con mia grande sorpresa ho visto che la chiave era ancora appesa alla cordicella con un vistoso nodo.
Quando l'avevo messa nel bicchiere ero stata molto attenta a fare in modo che la chiave non fosse legata alla cordicella ma solo incorporata nel ghiaccio in modo da cadere appena quest'ultimo si fosse sciolto, ho cercato di alzarmi per controllare cosa fosse successo e con mia grandissima meraviglia ho constatato che la chiave era perfettamente legata alla cordicella con un bellissimo nodo fatto a regola d'arte che le impediva di cadere, non sarei mai potuta arrivare a prenderla.
Quando avevo preparato la mia "avventura" ero in preda ad una grandissima eccitazione e mi ero dimenticata o forse non avevo voluto predisporre una seconda via di fuga e adesso mi trovavo veramente nei guai, non solo sarei rimasta legata per moltissimo tempo ma quando sarebbe tornato a casa il mio compagno avrei subito le conseguenze per la mia disobbedienza.
Ero arrabbiata con me stessa, non riuscivo a capire come avevo potuto fare una cosi grande errore, poi rimuginando nella mia mente è affiorato un ricordo che mi ha chiarito i fatti, appena sono andata a letto il mio fidanzato si era alzato per andare a prendere un bicchiere d'acqua per la notte, era tutto chiaro, aveva capito quello che avrei fatto in sua assenza ed ha agito di conseguenza, ha preso la chiave da dentro il bicchiere l'ha legata saldamente alla cordicella e l' ha rimesso al suo posto lasciando che il ghiaccio si formasse come io avevo predisposto, con la conseguenza che anche dopo che il ghiaccio si fosse sciolto la chiave non sarebbe caduta ma legata saldamente al lampadario ed io non sarei mai riuscita a liberarmi, ero stata imprudente a non disporre di una via di fuga alternativa ma soprattutto ero stata beffata e adesso quello che doveva essere una bellissima e divertente avventura si era trasformata in un' attesa spasmodica dalle inevitabili conseguenze.
Essere imbrogliata in quel modo cosi subdolo mi turbava molto, mi faceva agitare piu del dovuto, ho cercavo in tutti i modi possibili di liberarmi ma l'unico risultato che sono riuscita ad ottenere è stato quello di lesionarmi ancor di più i miei poveri polsi, amareggiata, arrabbiata e affamata mi sono rassegnata ad aspettare il suo ritorno per essere liberata, ma i guai non erano ancora finiti, avevo bisogno di andare in bagno per i miei bisogni ma non era possibile, avevo scelto di essere legata con una catena cortissima perché mi avrebbe dato più piacere e questo si ripercuoteva su di me, ho cercato di resistere a lungo ma allo stremo delle forze ho dovuto fare i miei bisogni sul tappeto.
Ho trascorso la notte in uno stato di torpore e agitazione e mentre cercavo di riposare mi sono girata e rigirata più volte raccogliendo con il mio corpo tutti i miei escrementi ed al mattino ero talmente sporca che puzzavo più di una capra, dalla disperazione mi sono messa a piangere mentre aspettavo con molto tremore il suo ritorno.
Quando è entrato in casa mi ha guardato e subito mi ha rimproverata duramente: "ti avevo proibito di farlo da sola e tu come al solito mi hai disobbedito adesso meriti una punizione esemplare, ritengo che quella più giusta sia di lasciarti ancora legata immersa nei tuoi escrementi per ancora un giorno intero" ho chinato la testa in segno di sottomissione mentre lui se ne andava chiudendosi la porta alle spalle, era la giusta punizione per la mia disobbedienza e l'ho accettata in religioso silenzio o forse non era una punizione ma un piacevole regalo che voleva farmi.............................. meglio non indagare
troppo...........................



28 maggio 2023

Macchinazione ed ingratitudine

 

La mia amica Francesca era stata la prima ad essere stata introdotta nel mondo del bondage, ricordo benissimo quanta fatica e pazienza avevo avuto a coinvolgerla perché non riusciva ad accettare di essere legata, poi con il tempo le cose sono cambiate e finalmente è diventata una compagna di giochi inseparabile.

Dall'ultima volta che avevamo giocato insieme era trascorso un bel po' di tempo quando una sera squilla il telefono, è lei, mi dice che il suo compagno ha realizzato qualcosa di molto interessante e vuole mostrarmelo per avere un mio parere, gli chiedo ulteriori spiegazioni, lei risponde che toccare con mano è molto più interessante di mille spiegazioni, incuriosita accetto la sua richiesta, sarò da lei quello stesso pomeriggio.

Aspetto con ansia il tempo che mi separa da quel misterioso appuntamento, sono molto curiosa di saper quale marchingegno si è inventato il suo compagno, Faccio pranzo e senza aspettare oltre salgo in macchina e mi dirigo a casa di Francesca, mi fa accomodare e mentre prepara un drink inizia a spiegare quello che il suo compagno ha realizzato per lei, ha usato dei materiali semplici quali: due timer, due elettromagneti ed un occhiello di ferro fissato sul pavimento e con queste tre semplici componenti ha realizzato qualcosa di veramente eccezionale.

Mi porta in una piccola stanzetta dove ha montato questi piccoli componenti, li guardo molto attentamente per valutarne l'efficacia, non mi sembrano tanto efficaci come mi vorrebbe far credere, quindi mi rivolgo alla mia amica sorridendo: "ma questi sono dei giocattoli adatti a dei bambini, questi sono talmente esili che non riuscirebbero a trattenete neanche un neonato alla prima forzatura questi elettromagneti lasciano la presa ed il gioco finisce", Francesca non è d'accordo e mi dice: "ti ho fatta venire perché ti credo un'esperta e desideravo il parere, ma credo che la tua valutazione sia inesatta credo che tu stia sottovalutando la vera potenzialità di tutto il marchingegno, perché prima di dare il tuo giudizio negativo non lo provi?", mi stava provocando, ma allo stesso tempo ero sicura della mia valutazione cosi ho accettato e sicura di quello che avevo valutato ho pensato di farle fare una figuraccia, cosi mi sono spogliata e seduta su uno sgabellino sistemato a ridosso della parete pronta per iniziare il gioco.


Per prima cosa, Francesca mi ha chiesto di raccogliere i leg-irons che erano sul pavimento e gia fatti passare attraverso un grosso anello fissato sul pavimento e chiuderli sulle mi caviglie, l'ho fatto con moltissima eccitazione, poi mi ha fatto chiudere un grosso collare, il quale terminava con una catena con attaccata una piastra di metallo, sul mio collo, appena l'ho fatto un brivido ha percorso tutto il mio corpo, anche se lo ritenevo un gioco da bambini mi eccitava moltissimo, mi ha chiesto di avvicinare la piastra di metallo al piccolo elettromagnete che si trovava fissato sul muro all'altezza del collo, appena l'ho avvicinato la forza elettromagnetica l'ha attratto inesorabilmente verso di se trattenendolo con grande forza.

Successivamente sono state le manette da chiudere sui miei polsi dietro la schiena, dopodiché ho avvicinato la piastra in metallo all'elettromagnete situato all'altezza dei polsi, l'ho fatto ed una volta avvicinato è rimasto come saldato, mi ero legata come mi aveva chiesto la mia amica e devo dire che benché ritenessi le restrizioni assai blande, provavo molto piacere e molta eccitazione, dopo essermi goduta quel momento con intenso piacere era arrivato il momento di dimostrare la mia teoria cosi ho iniziato a forzare strattonando sia le manette che il collare sicura che si sarebbero staccati immediatamente ed invece nonostante ci mettessi tutta la mia forza restavo saldamente incatenata alla parete, mi ero sbagliata, gli elettromagneti erano altamente efficaci e contrastavano con la mia valutazione, ho provato nuovamente mettendoci tutta la forza a mia disposizione ma non c'è stato nulla da fare gli elettromagneti non hanno ceduto di un millimetro ed io sono rimasta incatenata senza nessuna possibilità di potermi liberare.

Dopo aver sbagliato la mia valutazione e dichiarata la mia imperizia sul caso ho chiesto alla mia amica di liberarmi, lei mi ha sorriso sarcasticamente dicendomi: "tu hai programmato i timer e fino a quando non avranno terminato il conteggio non avrai nessuna possibilità di liberarti", ricordo benissimo, per fare la spiritosa e sicura della mia intuizione avevo programmato i timer per il massimo della capacita 999 minuti circa 16 ore, mi ero messa in un bel pasticcio.

Vista la mia prostrazione è intenzionata a mortificarmi, cosi mi dice: "questa sera avevo invitato degli amici per giocare e sarei dovuta essere io quella legata proprio dove adesso sei tu, potrei liberarti e far andare le cose come programmato ma non ne ho voglia, ritengo che la cosa migliore sia quella di lasciare a te il compito di soddisfare tutti i miei amici e ti avverto sono molto esigenti quindi non mi deludere", ho subito capito che non mi aveva invitata per farmi vedere il suo nuovo bellissimo gioco ma perché voleva che prendessi il suo posto per soddisfare i suoi amici.

Non capivo cosa intendeva dire ed in quale modo dovevo fare per soddisfare i suoi amici, ma la risposta è presto arrivata, pochi minuti dopo hanno suonato alla porta, la casa si stava riempiendo di ospiti, lei è venuta verso di me con una benda che ha legato strettamente intorno alla testa lasciandomi al buio completo dicendomi: "i miei amici sono già arrivati e li dovrai soddisfarli tutti succhiando i loro cazzi, come ti ho già detto sono molto esigenti non accettano mezze misure, quindi mettici tutto l'impegno possibile e falli godere ed alla fine non devi sprecare neanche una goccia, questo vuol dire che devi ingoiare tutto e non provare a rifiutarti perché te potresti pentire amaramente, ti ho bendata perché non voglio che tu possa riconoscere qualcuno dei miei amici ed in più ritengo che sia molto più eccitante succhiare un cazzo senza poter capire a chi appartiene".

Non avendo alternative ho dovuto accettare quello che mi aveva ordinato, i suoi amici sono entrati nella stanza dove ero legata ed uno ad uno mi hanno infilato i loro grossi cazzi dentro la mia bocca, non avendo altra scelta ho cercato di trarre il maggior profitto e piacere da quella assurda situazione, mi sono messa d'impegno ed ho succhiato ogni singolo cazzo con molta ingordigia dispensando a tutti un incredibile piacere, ho ingoiato avidamente tutto quello che hanno riversato dentro la mia bocca senza farmi sfuggire neanche una piccola goccia.

Avevo costantemente la bocca piena, i cazzi si susseguivano ad un ritmo costante tanto da perderne il conto, non sono riuscita a capire quanti fossero, di una cosa ero certa, qualcuno di loro dopo aver gradito la mia performance ha optato per un bis e di questo ne sono certa perché ho sentito alcuni sapori particolari più volte il che mi ha fatto capire che a qualcuno è piaciuto moltissimo e si è soddisfatto più volte.

Dopo aver succhiato piacevolmente l'ultimo cazzo ho capito, dai rumori che provenivano dalla stanza adiacente, che tutto il gruppo degli amici di Francesca, felice e soddisfatto se ne stava andando, sono rimasta sola a leccarmi le labbra, felice per quella inaspettata e piacevole situazione che la mia amica mi aveva riservato, ma non avevo fatto i conti con la grandissima quantità di sperma che mi ero ingoiata, improvvisamente il mio stomaco si è ribellato ed in pochi attimi ho espulso tutto quel ben di dio schizzandolo tutto intorno a me, Francesca si è accorta che qualcosa non andava ed è venuta a controllare ed appena ha visto tutto quel disastro che avevo combinato si è arrabbiata moltissimo ed invece di liberarmi ha bloccato il conteggio dei timer in modo che restassi legata per tutta la notte.

Al mattino è venuta per liberarmi ma prima di farlo mi ha obbligata a ripulire e lucidare tutto come uno specchio, che amica ingrata, aveva organizzato un incontro speciale con i suoi amici ed appena si è accorta che aveva esagerato ha pensato bene di coinvolgermi e con l'inganno farmi prendere il suo posto e per ricompensa ha pensato bene di farmi ripulire tutta la stanza a causa di quel piccolo infortunio che mi era capitato, è proprio un'ingrata................................